IL DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT DI CA’ FOSCARI E’ MEMBRO DELLA RIR VENETIAN GREEN BUILDING CLUSTER

Università Ca’ Foscari è membro della RIR Venetian Green Building Cluster con il Dipartimento di Management, il quale si contraddistingue per la sua didattica e ricerca basata su temi legati a innovazione, imprenditorialità, internazionalità e creatività in una prospettiva di crescita sostenibile e sviluppo responsabile del futuro delle nuove generazioni. Il dipartimento è noto inoltre per l’apertura verso l’internazionalizzazione (erogando tutti i suoi corsi in inglese), la digitalizzazione (consolidando lo sviluppo delle digital skills), la promozione di attività di didattica innovativa e progetti di ricerca regionali, nazionali e internazionali in un rapporto di dialogo con i diversi stakeholders, offrendo servizi mirati di assistenza e tutoraggio alle aziende, supporto e promozione di start-up aziendali e delle nuove iniziative imprenditoriali.

Perché aderire alla VeGBC?

L’adesione alla RIR Venetian Green Building Cluster è legata alla necessità di fare ricerca e innovazione con le aziende del territorio sempre in ottica di promozione della sostenibilità economico-finanziaria. Il settore focus della RIR risulta essere estremamente rilevante per svolgere analisi approfondite in merito all’impatto sui costi, alle performance delle aziende di costruzioni e delle aziende fornitrici di nuove tecnologie digitali per la gestione del cantiere.

La sfida è quella di raggiungere un efficientamento massimo a livello di prodotto finito e di processo utilizzato coinvolgendo tutta la filiera, con dei significativi risparmi di costo e di tempo. In particolare, la sfida è legata alle criticità del settore dell’edilizia, il quale è caratterizzato da un basso margine di profitto, e dalla vera sfida del futuro che è legata al ripensamento di tutto il modello finanziario del settore della costruzione, ovvero dal superamento del modello attuale basato su prestiti ripagati una volta che gli edifici costruiti vengono venduti all’utente finale.

Qual è il ruolo di Ca’ Foscari all’interno del Progetto HYBRID SUSTAINABLE WORLDS?

L’Università Ca’ Foscari è coinvolta nel Progetto Hybrid Sustainable Worlds attraverso delle attività di ricerca volte a studiare i rischi di investimento nel caso in cui si vogliano adottare nuove tecnologie. L’analisi viene fatta partendo dalla tipologia di investimento da realizzare, dalla tipologia di organizzazione coinvolta e dalla tipologia di tecnologie da utilizzare. Inoltre, sono state instaurate delle attività di ricerca specifiche rivolte alla comprensione degli investitori istituzionali, i quali risultano essere in aumento ed avere logiche di funzionamento diverse dai singoli investitori individuali. La tipologia di investitore del futuro è più attenta alla qualità dell’investimento, alla durata a lungo termine dello stesso, ai cambiamenti in atto nelle città del futuro, dove probabilmente bisognerà ripensare e riorganizzare tutte le catene di logistica e distribuzione, la gestione degli spazi commerciali, le necessità dei cittadini che avranno bisogno di servizi particolari ad orari particolari; la trasformazione nel modo di vivere e lavorare con il rispettivo impatto sul fabbisogno immobiliare.

Pertanto, gli studi e le ricerche in atto sono volti a studiare come le nuove tecnologie possano impattare sulla sostenibilità economico finanziaria delle aziende di costruzioni e il profilo di rischio dei diversi investimenti, considerando anche l’effetto pandemia sulla percezione del rischio. Le opportunità legate agli scenari del futuro sono molteplici, basti pensare ad esempio alle esigenze legate ai progetti dedicati all’invecchiamento attivo della popolazione, ai nuovi edifici dotati di sistemi di diagnostica a distanza e di domotica per il monitoraggio del movimento al fine di creare nuove strutture e nuovi servizi.

Quali sono le innovazioni già attive all’interno del Campus Ca’ Foscari?

Università Ca’ Foscari ha già un disciplinare attivo in fase di rafforzamento, grazie al quale tutte le nuove costruzioni devono rispondere a stringenti requisiti di sostenibilità ambientale. Pertanto sono incentivati tutti gli edifici con classe energetica elevata, garantendo l’efficientamento energetico. E’ stata istituita inoltre la figura dell’Energy Manager all’interno dell’Università, per monitorare le performance; è attiva la raccolta differenziata ovunque e una serie di buone pratiche per la riduzione dell’uso delle plastiche come Ateneo (ad esempio tutti gli studenti ricevono in regalo una borraccia per utilizzare l’acqua microfiltrata dell’acquedotto).

Quali sono i progetti in cantiere anche pensando ai nuovi fondi del PNRR?

I fondi del PNRR permetteranno un lavoro su piani diversi per migliorare i servizi agli studenti attraverso l’ampliamento dello studentato e del campus universitario, considerando anche l’aumento della domanda di studenti da tutto il mondo, e l’implementazione di spazi comuni per studiare e collaborare insieme, evolvendo sul concetto di spazi comuni e predisponendoli maggiormente per i lavori di gruppo.