Un bando per uscire dall’emergenza grazie all’innovazione e al networking

La Regione ha approvato con DGR n. 822 del 23 giugno 2020 il Bando per la concessione di contributi a fondo perduto a imprese venete aderenti alle Reti Innovative Regionali o appartenenti ai Distretti Industriali per la realizzazione di progetti di Ricerca e Sviluppo con uno stanziamento di 20.000.000 di Euro. I progetti saranno attuati da più imprese con la collaborazione di enti di ricerca e dovranno individuare risultati utili a fronteggiare le emergenze e le priorità derivanti dalla pandemia COVID-19, anche in un’ottica post-emergenziale per la transizione verso nuovi modelli industriali, produttivi, di business e di consumo.

Le domande di contributo potranno essere presentate dal fino al 9 settembre 2020 da parte dei soggetti giuridici che rappresentano le Reti Innovative Regionali e i Distretti Industriali.

Si tratta di un’occasione importante per molte imprese della regione, soprattutto quelle che puntano alla tecnologia, alla ricerca e all’innovazione. Abbiamo chiesto a Mauro Roglieri, Vicepresidente della Rete Innovativa Venetian Green Building Cluster (VeGBC) perché conviene partecipare al bando, ma soprattutto a chi.

In che modo le reti innovative regionali possono contribuire al rilancio di alcune filiere dopo lo stop forzato dovuto alla crisi sanitaria?

La Regione del Veneto ha deciso di mantenere un importante finanziamento di 20 milioni di euro a beneficio delle Reti Innovative Regionali che sviluppino progetti di ricerca e sviluppo volti alla risoluzione delle problematiche emerse durante l’emergenza, o comunque all’individuazione di prodotti e servizi innovativi che aiutino alla ripartenza post pandemia. Si tratta sicuramente di un’opportunità di rilancio economico per molti settori.

Le RIR danno la possibilità alle aziende di mettere in campo tali soluzioni con importante sostegno economico della Regione, condividendo lo sforzo con le altre aziende della Rete. In tal senso partecipare alle attività della RIR può aiutare le aziende a trasformare la crisi in opportunità, aumentare la propria competitività e adeguando i propri servizi alle nuove esigenze.

Quali azioni sta portando avanti la RIR VeGBC in tal senso?

La RIR VeGBC sta sviluppando un articolato progetto di R&D che riveda i processi costruttivi e gli edifici esistenti e li adegui a rispondere adeguatamente alle esigenze emerse nel periodo di lockdown, sfruttando al massimo le tecnologie digitali sia in fase di progettazione che di costruzione e gestione degli edifici. In caso di emergenza scuole, RSA ed ospedali devono poter essere ‘adeguati’ in tempi ultra rapidi mediante modifiche dei layout, degli scenari di funzionamento degli impianti tecnologici, e anche mediante aggiunta di moduli esterni già progettati e pensati per l’integrazione totale con l’edificio principale e con le piattaforme di controllo e coordinamento esterne. I cantieri devono poter essere basati su moduli assemblati in sicurezza e off-site.

Quali sono i vantaggi per chi entra a far parte di una rete innovativa?

Poter imparare, far crescere la propria azienda investendo in ricerca e sviluppo, adeguare le proprie competenze alle sfidanti esigenze di una crisi senza precedenti, che ha stravolto l’approccio classico al mercato. Solo le aziende che sapranno rinnovarsi in tal senso potranno rimanere competitive.

Quali sono le caratteristiche che bisogna avere?

Essere un’azienda che ha voglia di innovare insieme ad altre aziende e all’università, investire e mettersi in gioco. Avere una sede in Veneto o volerla aprire proprio per lavorare con la filiera portando e condividendo know-how con le aziende del territorio. Aderire alla Rete Innovativa Regionale formalmente e partecipare alle attività di progettazione della proposta.

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